Spesso abbiamo il desiderio o l’esigenza di ampliare la nostra casa. Sia perché vorremmo avere più spazio a disposizione, sia perché vorremmo uno luogo privilegiato ed esclusivo dove poter lavorare o passare il nostro tempo libero.
Un desiderio che coincide con la ricerca del rifugio, come uno spazio ideale dove isolarsi e concedersi il meritato relax. A livello architettonico questa esigenza si realizza mediante l’aggiunta di volumetria ad un edificio esistente, sia per addizione che per le soprelevazione.
In questo articolo tratteremo il tema delle soprelevazioni, che si configura come un intervento di costruzione volto ad aumentare il volume, aggiungendo un piano ad un fabbricato esistente, sia che si tratti di un edificio condominiale che di una residenza privata. Con l’intervento di soprelevazione, si aumenta la volumetria e quindi la metratura dell’edificio e si modifica i prospetti del fabbricato creando un nuovo skyline.
Spesso con questo tipo di interventi, si realizzano ambienti di pregio, che vengono valorizzati anche grazie al fatto che godono di una vista panoramica sulla città e offrono una prospettiva inusuale del paesaggio circostante.

E’ forse il caso del progetto della famiglia Didden di Rotterdam, la quale ha commissionato niente di meno che al gruppo di architetti MVRDV, dove viene riproposta in piccola scala l’idea di un “borgo“, pittoresco, sopra la propria abitazione. In effetti il progetto si sviluppa con un microsistema composto da 3 volumi con tetto a falda, che corrispondono alle camere da letto della famiglia. Visto dall’esterno, questo spazio, si presenta come una grande terrazza con alberi, panchine e docce all’aperto. L’intervento prevede che questi nuovi elementi vengano poggiati su una “piastra”, che funge da elemento di copertura, il tutto è poi avvolto da una pelle aderente di poliuretano blu.

Un caso analogo è quello che ha visto protagonista il progetto dell’Arch. Giarratana, il quale con la sopraelevazione di una residenza degli anni settanta, ha realizzato tre nuove unità abitative indipendenti a Verdello (BG) . In questo caso però’ l’ addizione del nuovo piano è diventata un elemento architettonico ipertrofico, ridondante e decisamente caratterizzante l’edificio stesso.
La sopraelevazione della palazzina è stata realizzata grazie ad una struttura in legno, uno dei materiali di gran lunga più gettonati per questo tipo di interventi.

In effetti la scelta dell’uso del legno è molto diffusa per la realizzazione delle opere di sopraelevazioni. Questo è facilmente comprensibile se si considera che i criteri per la scelta del materiale per gli elementi strutturali sono la leggerezza, la buona risposta antisismica e le alte prestazioni energetiche.
In ogni caso però è bene ricordare che ogni singolo intervento deve essere analizzato a parte. Perché per la buona riuscita del progetto di soprelevazione è fondamentale prima di tutto conoscere le condizioni dello stato di fatto dell’immobile, soprattutto dal punto di vista strutturale.
In fase progettuale, le scelte che verranno fatte sugli elementi strutturali dell’edificio, condizioneranno quindi la tecnologia da utilizzare.
Questo è’ ciò che abbiamo sperimentato personalmente, sviluppando il progetto di una soprelevazione di un edificio residenziale a Firenze. In questo intervento per dare continuità strutturale all’intero fabbricato, abbiamo optato per Poroton portante per le murature perimetrali e copertura in travi di legno lamellare con tetto ventilato, il tutto rivestito in rame tecu-oxid.

Per ottenere questo obbiettivo, è stato necessario ripensare a tutto il progetto architettonico e poiché cambiavano le geometrie e i carichi dell’edificio, è stato necessario consolidare e adeguare sismicamente l’intera struttura.
Tuttavia per realizzare una soprelevazione non basta fare un buon progetto architettonico e strutturale, a monte ci deve essere sempre una valutazione del contesto dal punto di vista normativo-urbanistico. Non sempre è possibile realizzare una soprelevazione su un edificio esistente. Occorre consultare innanzitutto il Regolamento Edilizio del Comune interessato, verificare se ci sono dei vincoli che insistono sull’area o sul fabbricato stesso, e valutare se è possibile realizzare l’ampliamento volumetrico. Una disposizione che permette l’ampliamento della casa o la sua ricostruzione è il “Piano Casa“, normativa a sua volta regolata da leggi regionali. Laddove è prevista l’applicazione del “Piano Casa“, è consentito realizzare addizioni volumetrica fino al 20% della volumetria esistente, per un massimo di settanta metri quadri di superficie.
Il tema delle sopraelevazioni è molto ampio ed interessante, nei prossimi post continueremo questo viaggio nelle addizioni con interessanti interventi architettonici e suggerimenti su come si possono trasformare le nostre residenze.
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