Settembre è il mese delle fiere di design. Il primo appuntamento internazionale per scoprire le novità in tema di tendenze arredo è a Parigi con Maison&Objet. L’evento si è svolto dal 6 al 10 settembre come di consueto, nel polo fieristico di Paris Nord Villepinte.
Ad ogni edizione Maison&Objet unisce quasi 3.000 marchi e oltre 90.000 visitatori unici, di cui il 50% internazionali. Creatore di incontri e rivelatore di talenti, Maison&Objet offre due volte l’anno nuove fonti d’ispirazione, decodificando le tendenze di oggi e quelle di domani.
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Ogni nuova edizioni è ricca di eventi, tra questi due appuntamenti fissi che ogni volta si rinnovano nei contenuti. Ovvero, quello con il Designer of the Year, il designer dell’anno e Rising Talent Award, l’evento che punta i riflettori sull’eccellenza del design emergente in specifiche parti del mondo.
L’evento di Settembre 2019, ha visto protagonista come Designer of the Year Laura Gonzalez, una progettista che ha destato clamore con i suoi lavori in Francia e negli ultimi due anni anche all’estero.
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Il suo stile non è mai freddo o asettico, capace di mixare con il giusto equilibrio tessuti, motivi, materiali, colori ed epoche. Come nel caso delle ristrutturazioni di locali come l’Alcazar, l’Hotel Christine, la brasserie La Lorraine. In grado di immaginare una nuova storia dalla A alla Z come ha fatto all’86 Champs, al Manko, al Noto, nei negozi Louboutin a Barcellona e Amsterdam o nelle boutique Cartier di Stoccolma, Zurigo e Londra.
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In tutte le realizzazioni la Gonzalez, ha instillato il suo stile personale infondendo i più svariati riferimenti classici rivisitati in chiave contemporanea. A La Gare, ristorante e brasserie dalle dimensioni extra large nel 16° arrondissement, si ispira al tema del viaggio toccando tutte le sponde del Mediterraneo, mentre da Cartier in Rue de la Paix trasforma il negozio in un appartamento degno di Coco Chanel, e ancora per il mitico ristorante La Perouse ripristina la boiserie in legno, le decorazioni d’epoca e gli affreschi con l’aggiunta di un tocco di romanticismo.
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Protagonista di Rising Talent Award di settembre invece, dopo i designer del Regno Unito, dell’Italia, del Libano e della Cina, è stata la volta del design americano, per cui sono stati selezionati sei singoli professionisti o aziende tra le promesse del design di domani.
La selezione dei Rising Talents, è stata condotta da sette riconosciuti professionisti del design, la cui attività ha sede negli Stati Uniti. Tra questi nomi di spicco figurano Rafael de Cárdenas, titolare dello studio newyorkese di servizi multidisciplinari Architecture at Large, Odile Hainaut e Claire Pijoulat, che hanno contribuito ad scossa creativa sulla scena del design di New York otto anni fa con la prima edizione di WantedDesign, l’annuale fiera internazionale dedicata a prodotti, mostre e presentazioni in svariate location tra Manhattan e Brooklyn. E Jerry Helling, il presidente e direttore creativo di Bernhardt Design, con sede in North Carolina, ma anche il punto di forza di ICFF Studio, vetrina annuale di mobili progettati da designer americani emergenti.
I Talents sono stati individuati in base alle loro competenze, i selezionati sono stati: Alex Brokamp, Bailey Fontaine, Green River Project, Harold, lo studio di design Kin & Company e Rosie Li.
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È tipico dei giovani designer americani confluire spontaneamente verso le grandi aree urbane, da Los Angeles o Chicago fino a Seattle, spazi dove c’è la possibilità di fondare comunità creative, condividendo risorse ed esperienze commerciali. Ma il solo luogo che può arrogarsi il titolo di capitale del design made in US è Brooklyn, New York. Non a caso dei sei Rising American Talents ben cinque lavorano a Brooklyn, mentre il sesto, Alex Brokamp, vive e lavora nel sud della California.
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Come ogni fiera di design però, anche a Maison&Objet quello che è più interessante scoprire, sono i prodotti nuovi, che detteranno le tendenze nei mesi prossimi, sopratutto per quello che riguarda l’ufficio.
WORK ! infatti era il tema di questa edizione settembrina di Maison&Objet che rappresentava l’ufficio come un laboratorio dove esprimere la nuova arte del lavoro di oggi. Un intera zona dedicata di circa 1.000 m² progettata da Philippe Boisselier. Obbiettivo, riflettere sul modo in cui lavoriamo e il modo in cui ci relazioniamo al lavoro.
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Lo spazio allestito, raccontava di un lavoro che è diventato più nomade, collaborativo, informale e conviviale. Un ufficio non è più solo un ufficio, ma un luogo multifunzionale in cui lavorare è solo una delle tante cose che si possono fare. La creazione di luoghi di lavoro atipici, conviviali e attentamente progettati è diventata un must: l’ufficio si sta trasformando in uno spazio ricco e diversificato in cui il design è importante come in casa.
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In tema di tendenze home decor invece, saranno ancora di gran moda i tappeti, un classico intramontabile che negli ultimi anni ha trovato nuovamente spazio nelle case moderne e di design. Proposte interessanti come quelle di MOHEBBAN Milano che a Maison&Objet 2019, ha portato EDITIONS, la collezione nata dalla collaborazione con designer e COLLECTIONS.
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Di quest’ultima serie di tappeti, a suscitare particolare interesse è LOFT Abstract. Sono tappeti che re-interpretano e attualizzano gli antichi decori in una visione astratta dove i colori, pacati o sgargianti, come su una tela, si compongono in una apparente casualità creando giochi di luce dalle infinite tonalità.
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Tra le proposte portate in scena all’edizione di settembre di Maison&Objet ci sono soprattutto le nuove collezioni arredo e per la tavola.
A cominciare da “Vitra Accessories Collection” un assortimento di oggetti, accessori e tessuti in continua evoluzione proposte da uno dei brand più famosi del design. La collezione si basa come sempre su motivi e oggetti classici, ideati da designers quali Jean Prouvé, Alexander Girard e George Nelson a cui si aggiungono gli oggetti progettati da Raw Edges.
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Anche le classiche ed eleganti ceramiche di CorallaMaiuri sono tra le novità per la tavola presentate alla fiera di Parigi. Come Orientale nei toni del blu e bianco, il nuovo servizio che omaggio all’Oriente, per una tavola che rievoca armonia e art de la table.
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Inediti anche i vasi Crackled & Pearl nonché i Dust & Gold, questi ultimi nelle decorazioni Blu, Pink e Multi. I vasi Crackled & Pearl, di porcellana, sono crettati fuori e madreperlati dentro. Ciascuno è un pezzo unico. I vasi Dust & Gold, di ceramica, hanno invece l’interno interamente rivestito d’oro mentre l’esterno, in ingobbio, è scandito da colorati festoni neoclassici che hanno la delicata resa del colore dell’affresco.
Anche Bosa, tra i più famosi produttori italiani di ceramiche, era presente alla kermesse parigina di settembre. Qui ha presentato nuove collezioni di complementi per la casa e la tavola con dettagli ricercati, finiture speciali e raffinate palette cromatiche. Novità sono l’ironico vaso Maestro di Jaime Hayon, irriverente clown-giocoliere iper decorato che entra a far parte della collezione TheatreHayon, e i coffee tables Bossanova disegnati da Pepa Reverter: moduli geometrici sovrapposti compongono tavolini con forme sempre diverse, piccoli totem tribali che giocano sul multicolore o sul contrasto bianco/nero di pattern e decorazioni.
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Anche se vengono aggiunti solo nella fase finale di un progetto d’interni, gli accessori, sono ciò che fa la differenza. Saperli scegliere contribuisce a personalizzare lo spazio.
Dalla fiera di Parigi sono state lanciate tante proposte adatte a tutti i contesti. Per uno stile minimal ad esempio, ecco le nuove collezioni PaolaC che per la fiera parigina ha deciso di lanciare The Society Collection by Neri & Hu, Fun-Tional Collection by Jaime Hayon, Sciia Glasses by (a+b) dominoni, quaquaro. A queste novità si aggiungono anche la presentazione di Table Joy by Aldo Cibic rinnovato nei colori e l’ampliamento della collezione Coquille by Chiara Andreatti.
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