Avete un appartamento che non riuscite a vendere? Volete rendere più accattivante l’immagine della vostra casa per attirare maggiori acquirenti? Da qualche tempo per seguire tutte queste attività ci sono gli “home stagers” delle figure professionali di riferimento per migliorare le prestazioni di vendita o affitto di un immobile.
L’home stager è una figura con esperienza nel campo dell’interior design e nel marketing immobiliare. Egli segue il cliente alla ricerca della migliore soluzione di arredo, propone un piano di comunicazione e di promozione dell’immobile una volta che questo è stato risistemato.
Le statistiche dimostrano che una casa dopo l’intervento di home stage vende il 30% più velocemente rispetto ad una casa scarna e vuota. Questo perché la prima impressione di un potenziale acquirente viene impostata entro i primi 10 secondi dall’ingresso nella futura abitazione.
L’Home Staging è innanzitutto una tecnica di marketing, nata negli USA negli anni egli anni ’80 dall’intuizione di un agente immobiliare, Barb Schwarz, appassionata di scenografia. Ebbe l’idea di allestire gli spazi abitativi per promuovere al meglio l’immagine degli immobili del suo portfolio: con piccoli interventi di restyling e un nuovo look, gli immobili apparivano in migliori condizioni, il loro valore aumentava e i clienti non esitavano a sottoscrivere proposte di acquisto o locazione anche senza trattativa.
Schwarz concepiva la casa da vendere come un vero e proprio prodotto con numerosi concorrenti che necessitava quindi di un marketing mirato, per attirare l’interesse del pubblico di riferimento.
Successivamente l’Home Staging arriva anche in Europa, dove in particolare in Svezia e in Inghilterra si registra un’attività piuttosto diffusa. Ma anche gli altri Paesi europei si avvicinano all’home staging e finalmente nel 2008 si inizia a parlarne anche in Italia, ma solo di recente ha cominciato ad affermarsi e a essere richiesto da privati, imprenditori e agenzie immobiliari.
L’home stager è una professione che coinvolge in maniera trasversale diversi ambiti. Oltre alle conoscenze nel campo del mercato immobiliare, sono richieste competenza nell’ambito del marketing, dell’architettura, dell’interior design, e della fotografia. Per chi si occupa di home stage è fondamentale avere valide collaborazioni con i diversi professionisti del settore come: agenti immobiliari, architetti, interior designer, ingegneri e project manager.
L’Home Staging è un processo che mira a perfezionare l’immobile, minimizzando i suoi punti deboli, affinché l’appartamento, o ciò su cui si sta intervenendo, possa avere il miglior impatto possibile sul mercato immobiliare. In pratica è come confezionare un packaging specifico, affinché l’immobile possa essere il più competitivo possibile.
Spesso accade che chi vuole acquistare un nuovo immobile abbia difficoltà a immaginare il suo stile di vita nella casa in vendita. Per un potenziale acquirente può essere difficoltoso immaginare i suoi arredi e accessori nella futura casa. Comprendere a priori se quegli spazi saranno troppo grandi o troppo piccoli o addirittura non riuscire ad immaginare come poter disporre la maggior parte dei propri arredi. La figura del home stagers è di supporto in tutto questo: aiutare l’immaginazione del futuro acquirente e rendergli più semplice il processo di acquisto.
Con un’intervento di home staging lo spazio viene ri-progettato con lo scopo di suscitare emozioni e aiutare i potenziali acquirenti a immaginare la loro vita nell’immobile che sta visionando.
L’attività di Home Staging inizia da un attento studio degli spazi vuoti o arredati, per poi effettuare una valutazione specifica degli interventi da eseguire per creare un allestimento efficace.
Un intervento di Home Staging ha quattro fasi principali.
La prima è quella dell’analisi della location (che può prevedere anche un sopralluogo), della valutazioni economiche pre e post intervento, della definizione dei budget e delle tempistiche per realizzare l’intervento.
La seconda fase è quella della realizzazione del progetto di home staging. Il progetto viene rappresentato con una o più moodboard, in cui vengono riportate tutte le indicazioni dettagliate su come rimuovere, riutilizzare e riorganizzare i mobili e gli elementi decorativi esistenti per creare uno spazio che parli a un vasto pubblico di potenziali acquirenti. Vengono anche dati suggerimenti su oggetti di design e accessori, che se acquistati possono essere utili per dare gli ultimi ritocchi.
La fase successiva è quella della realizzazione del progetto di “messa in scena”, che spesso può proporre, qualora ci siano, il riutilizza gli arredi che sono già presenti nell’immobile integrandoli con oggetti e accessori proposti dall’home stager.
Poiché oggi chiunque cerchi casa inizia la sua ricerca dal web, la promozione è finalizzata soprattutto alla pubblicazione dell’immobile su internet. Perciò accade che l’attuazione del progetto possa avvenire anche in maniera virtuale, ossia includendo la realizzazione del rendering e viste 3d.
Spesso, questa seconda fase, se ben eseguita, può evitare la terza fase, ovvero la realizzazione fisica, in quanto si può vendere online direttamente il prodotto virtuale.
Se invece il progetto viene realizzato fisicamente, segue la quarta ed ultima fase che coincide con la realizzazione dello shooting fotografico. Il materiale fotografico realizzato viene utilizzato per la promozione sul web e per tutte le campagna di comunicazione sui vari portali immobiliari e su tutti gli altri canali che il piano marketing prevede.
Per riuscire nel suo intento un buon progetto di home staging, deve riuscire a creare una connessione emotiva con il potenziale acquirente. Si deve riuscire a creare quell’effetto “wow” che convince il cliente a fare il passo decisivo e procedere all’acquisto!
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