Progettare uno spazio retail significa raccontare una storia, emozionare e coinvolgere il visitatore, perché oggi più che mai quando si tratta di acquistare un prodotto si parla di “esperienza”.
Continua la nostra “saga” sugli elementi per un fashion retail di successo, focalizzando la nostra attenzione su elementi di forte impatto come pareti e soffitto.
L’ interior design per un punto vendita è l’elemento indispensabile a supporto dell’immagine del brand. Non si acquista un prodotto solo per la sua qualità, ma anche per le emozioni positive che si respirano nel luogo dove l’acquisto ci viene proposto. Il retail design si pone proprio l’obbiettivo di rendere piacevole la shopping experience. Si tratta di una disciplina complessa, posta tra architettura e psicologia dei consumi, tra design ed economia.
Se da un lato infatti ci sono elementi come la vetrina, che devono riuscire a catturare l’attenzione dell’utente, d’altro ci sono i componenti pratici e funzionali come i pavimenti, le pareti e i soffitti.
Così come per i pavimenti e gli espositori di cui abbiamo già parlato nei precedenti articoli, anche per le pareti e i soffitti, la personalizzazione è molto importante. Ed è proprio in questa fase che entrano in gioco le competenze e le capacità del progettista.
La parete nel fashion retail
Nella nomenclatura di uno spazio retail, la parete è il supporto che più di ogni altro concorre a raccontare un brand e i suoi prodotti.
La parete può essere interpretata in tanti modi diversi. Innanzitutto può fungere da punto focale all’interno di uno store, per esaltare una nuova collezione con un prodotto particolare o più semplicemente per evidenziare il logo e il nome del brand. In questo caso la grafica e le conoscenze di visual merchandiser possono fare la differenza nel correre ad un risultato di successo. E’ sufficiente una stampa fotografica, un pannello multimediale o più semplicemente delle texture grafiche, per creare effetti particolari in grado di catturare l’attenzione degli utenti e farsi portavoce dello stile di un brand.
Nel negozio di fashion retail, sia che si tratti di abbigliamento, scarpe o accessori, ricorrere alla parete per esporre i prodotti è la scelta più logica e funzionale.
La parete attrezzata è un’altra scelta ricorrente, anche perché in questo modo si riesce a ottimizzare lo spazio, sia che si tratti di grandi store che di piccoli negozi. La progettazione di una parete attrezzata in genere, si sviluppa di pari passo con quelle che sono le scelte del visual merchandiser decise dal brand.
La parete può essere realizzata con pannelli dogati o con sistemi a griglia a loro volta dotati di accessori come staffe a ganci, tubi e mensole: tutti elementi che rientrano nella categoria degli espositori .
I sistemi a parete si possono anche personalizzare con le texture o con il colore, ad esempio riprendendo le tonalità delle pareti. Ma anche gli specchi, le carte da parati o le boiserie, possono essere una valida alternativa. Sono tutte scelte possibili per rendere uniche le pareti di uno store. Persino la piastrella di ceramica può essere una soluzione. Come quella utilizzata nel progetto per la boutique Sergio Rossi a Roma, dove per rivestire le pareti del negozio, sono state scelte delle piccole formelle colorate di Fornace Brioni.
Per creare atmosfera, emozionare e coinvolgere il visitatore, la parete di un fashion retail può alternare le sue funzionalità, tra pareti attrezzate, schermi al plasma o luci al neon. E’ per questo che i grandi nomi della moda spesso usano posizionare sulle pareti dei loro show – room degli schermi con immagini o video di sfilate.
Il soffitto nel fashion retail
Nel fashion retail il soffitto, a differenza della parete, riveste il ruolo di spazio tecnico. Questo componente assolve diverse funzioni importanti . Quella di accogliere gli impianti, i sistemi di sicurezza e ovviamente l’illuminazione, che in questo contesto ha un ruolo determinante.
A meno che non ci sia una scelta stilistica che stabilisce di lasciare a vista gli impianti, spesso il soffitto è rivestito con un controsoffitto. E’ qui che vengono collocati l’impianto di condizionamento, l’impianto di aerazione forzata, l’impianto antincendio, ecc…
Quindi alzando gli occhi in uno spazio retail, quello che si vedrà nella maggior parte dei casi, sono proprio le luci, la cui presenza è importante per esaltare e valorizzare il percorso espositivo o gli stessi prodotti.
Tra le soluzioni più diffuse ci sono i sistemi a binario, che con l’utilizzo di lampade regolabili offrono grande flessibilità. In questo modo è possibile avere attacchi diversi, ciascuno con un ruolo diverso nell’installazione. I faretti per esaltare un singolo articolo, le luci d’ambiente per dare un illuminazione omogenea allo spazio.
Alternativamente in molti casi vengono preferiti i faretti incassati, una scelta discreta e funzionale .
A meno che non si decida di fare un intervento improntato proprio ad esaltare il design delle lampade, in genere nei fashion retail si è orientati a soluzioni semplici. Questo perché ciò che deve essere valorizzato agli occhi dell’utente è principalmente il prodotto.
In ogni caso non mancano esempi di progetti in cui il lampadario scenografico cala dal soffitto e diventa il punto focale, come Villa Moda di Marcel Wanders.
Così come per le pareti del fashion retail, anche per i soffitti la scelta dei materiali e delle finiture è improntata alla personalizzazione. Questo si ottiene soprattutto grazie all’uso del colore o delle texture di carte da parti o rivestimenti particolari, che spesso richiamano temi ricorrenti alle pareti o sui pavimenti.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci per scoprire gli ulteriori elementi di design da studiare e progettare per realizzare un fashion retail di successo. Ti aspettiamo!
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